Adoro la cucina di mia nonna. Fa il mangiare di una volta, quando si cucinava solo la domenica. 86 anni di ricette robuste, rustiche, fatte di ingredienti semplici. Ricette che vengono dal 1800 che mia nonna ha imparato da sua mamma, la mia bisnonna, una donna meravigliosa che ho avuto il piacere di conoscere.
Purtroppo oggi le tradizioni a tavola (e non solo) tendono a scomparire. Abbiamo una vita frenetica, lavoriamo tutto il giorno fuori casa. Rientriamo alla sera stanchi e affamati e non c’è tempo e voglia di cucinare. Allora si mangia in fretta e furia un piatto riscaldato nel microonde. Ci si dimentica di quanto sia bello e salutare passare un po’ di tempo seduti a tavola (con la televisione spenta) di fronte ad un piatto di tagliatelle al sugo e un buon bicchiere di vino.
Siccome sono una persona molto legata alla mia terra e alla mia gente, questa visione apocalittica mi rende molto triste. Quindi negli anni ho cercato di fare tesoro delle ricette della nonna e di scrivere un quaderno delle ricette di casa. Non è stato facile, credetemi, ancora l’opera non è pronta, mancano un sacco di ricette all’appello … ma non c’è cosa più complicata che riuscire a replicare una ricetta di mia nonna. Anni di tentativi vani, fallimenti e frustrazioni mi hanno ridotto sull’orlo di una crisi isterica culinaria. Ho provato tutte le sue ricette, sono stato con lei ad osservarla, ho studiato ogni sua mossa … ma niente, arrivo a casa, ci provo e puntualmente c’è qualcosa di diverso.
“E’ la mano” dice la nonna.
Sta di fatto che la torta lievita poco, i biscotti vengono troppo duri o troppo morbidi, il sugo dolce oppure “lesso” (come dice lei quando lo assaggia:“Non è sugo, è lesso”). E così ogni mia velleità culinaria va a farsi benedire. Ma provate voi a ricavare una ricetta fatta con un po’ di farina, 1 uovo, un po’ di latte (1 bicchiere), zucchero (1 o 2 cucchiai) , una manciata di mandorle, una “presina” di lievito (eh, oh… così lo chiama), un pezzetto di burro e mi raccomando un pizzico di sale. Per la cronaca questa è la ricetta dei cantuccini di Prato.
Insomma, una vera impresa. Ad esempio, la ricetta del conigliolo1 al sugo è stata forse la più complicata, ma dopo numerosi tentativi stroncati dalla critica, non vi dico la soddisfazione quando la nonna ha sparato la sentenza: “Ce ne hai messo del tempo… ma questa volta è buono davvero, (quasi) come lo faccio io”. Pensate che ho pure comprato il coccio toscano (che vedete nelle foto). Che goduria utilizzarlo! Cottura lenta e dolce, una cosa di altri tempi come il profumo che c’era sabato in cucina.
1 Termine arcaico che sta per coniglio (ma come dico io scherzosamente, il coniglio è la razza corta, il conigliolo è la razza lunga)
Ingredienti
1 coniglio intero
1 carota
½ costa di sedano
1 cipolla
1 spicchio d’aglio
rosmarino
prezzemolo
salvia
scorza di ¼ di limone
500 ml di passata di pomodoro
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 bicchiere di vino rosso
acqua
sale
pepe
olio e.v.o.
Preparazione coniglio al sugo
1. Pulite il coniglio, lavatelo sotto l’acqua corrente e dividetelo in quattro parti. Tagliate adesso a pezzetti più piccoli facendo attenzione a non scheggiare le ossa.
2. Mettete il coniglio nel tegame di coccio e mettetelo sul fuoco a fiamma viva. Cuocete fin quando la carne non sarà più rosa (ci vorranno 15 minuti circa). Gettate via l’acqua in eccesso. Togliete il fegato e tritatelo finemente con l’aiuto di una mezzaluna. Mettete da parte.
3. Rimettete il coniglio sul fuoco, fate riprendere la cottura e aggiungete abbondante olio di oliva (½ bicchiere circa). Aggiustate di sale e pepe. Fate rosolare per 15/20 minuti fin quando il coniglio non avrà preso un bel colore, girandolo di tanto in tanto con un mestolo di legno.
4. Sfumate con un bicchiere abbondante di vino rosso sempre a fiamma viva. Aggiungete adesso la cipolla tritata finemente. Dopo un minuto aggiungete un battuto fine di sedano, carota, aglio, prezzemolo e salvia. Fate trascorrere un paio di minuti e aggiungete l’ultimo battuto di scorza di limone e rosmarino. Aggiungete adesso anche il fegato e rosolate per altri 15/20 minuti facendo attenzione che non si attacchi. Se fosse necessario aggiungete un altro po’ di olio.
5. A questo punto il coniglio avrà già cotto per circa un’ora. Aggiungete il cucchiaio di concentrato, girate delicatamente e dopo un paio di minuti aggiungete la passata di pomodoro. Aggiungete un po’ di acqua tanto da coprire il coniglio. Abbassate la fiamma e portate lentamente a cottura. Da questo momento saranno necessarie circa altre due ore di cottura.
Con questa ricetta partecipiamo al contest Ti cucino a fuoco lento di Les madeleines di Proust…
… e al contest Un coccio al mese per 12 mesi del Blog di Max…
49 Commenti
Claudia
14/04/2015 at 16:19sembra molto molto buono! 😛 devo assolutamente provarlo!
Ilaria
14/04/2015 at 22:04Ciao Claudia, benvenuta nel nostro blog.
È davvero molto buono.
Grazie per la tua visita.
Le ricette di Marina
05/03/2012 at 10:13spetacolare davvero!!! buona settimana! 🙂
Tommy
05/03/2012 at 13:39Grazie Marina, buona settimana anche a te!!!
Artu
04/03/2012 at 20:07Che elle le ricette della nonna, davvero un patrimonio da conservare e da salvare!
Ps. Mi farei la scarpetta con quel sughettino
Ps 2 bella la tua nuova foto!
Ilaria
04/03/2012 at 22:47Le ricette della nonna sono sempre una garanzia… sempre che tu riesca a estorcere la ricetta alla nonna!!
Grazie!! Era da tempo che volevo cambiare quella vecchia…
Un abbraccio!
Ale
04/03/2012 at 19:27C’è un premio per te sul mio blog!!!! 😀 A presto, Ilaria!!!
Ilaria
04/03/2012 at 22:45Che bello!!! Grazie mille Ale. Spero di riuscire presto a contraccambiare questi bellissimi premi che mi hai girato.
Un abbraccio.
puffin
04/03/2012 at 17:03una bellissima ricetta ricca di sapori lontani, è bello riproporre le ricette del passato, gustose come questa ^_^ bacioni
Ilaria
04/03/2012 at 18:02Ma sì! E’ bello riscoprire le ricette di una volta! Oggi la nonna ha portato a pranzo la sua versione della torta della nonna! Una ricetta semplicissima ma davvero buona! W la nonna!
maripatty
04/03/2012 at 14:32buono, secondo noi è il miglior modo per cucinare il coniglio, per non dire la scarpetta nel sughetto, impossibile non farla è così invitante! ciao e buona domenica:)
Ilaria
04/03/2012 at 18:00Ciao carissima, con quel sughero ci puoi condire le paste (sarà uno dei prossimi post)…
Sono buonissime!
Elly
04/03/2012 at 12:39Non mangio coniglio, tua nonna si offenderebbe se ci preparassi il pollo??? o uno spezzatino??? Sto sughetto è talmente succulento, gudurioso, che solo a guardarlo l’acquolina in bocca aumenta a dismisura! E che scarpetta!!!!!
Ilaria
04/03/2012 at 18:00Ciao Elly, la nonna di Tommy sarebbe felicissima di sapere che al posto del coniglio qualcuno ha sperimentato il pollo oppure lo spezzatino!
Secondo me lo spezzatino viene favoloso!!
Babi
04/03/2012 at 08:41Le ricette della nonna hanno sempre una marcia in piú e ti hai saputo interpretatla benissimo. Sembra davvero ottimo. Buona domenica!
Ilaria
04/03/2012 at 17:58Ciao Babi, grazie 1000!! Ci sentiamo fra poco 🙂
Max
03/03/2012 at 21:34;-)….
Enza
03/03/2012 at 18:55adoro il coniglio.. in tutti i modi..e questa ricetta della nonna è strepitosa!!
baci
Tommy
03/03/2012 at 19:28Grazie!!
La Pasticciona
03/03/2012 at 17:23ricetta stuzzicante e appetitosa ,baci
Tommy
03/03/2012 at 19:26Grazie !!! Buona serata!
emi
03/03/2012 at 12:05brava bellissima ricettina..il coniglio lo adoravo fino a quando non ho preso la mi polly(coniglietto nano) diventata una conigliona!!! baci
Tommy
03/03/2012 at 19:25Ops… sì, effettivamente ti capisco…
Antonella
03/03/2012 at 11:01Che meraviglia il tuo coniglio!! è davvero appetitoso
Tommy
03/03/2012 at 19:24Grazie, tutto merito della nonna!
max
03/03/2012 at 06:52Grazie per questa ricetta, la trovo favolosa e adattissima al coccio…anzi e da coccio. La mano e la mano, io sono cresciuto con nonna e se adesso sono qui a fare il food e grazie ai sui insegnamenti…ma non riesco a copiarla al 100% appunto è la mano…ciao e grazzissssimi.
Tommy
03/03/2012 at 19:24Prego!! E’ un piacere partecipare al tuo contest!!
W le nonne allora !
Le Ricette di Tina
02/03/2012 at 23:33ahahahahahaha mia mamma è identica alla vostra nonna!fà tutto ad occhio!non sono riuscita a rubarle manco una ricetta fino ad ora..di dolci intendo :D..purtroppo non sono stata molto fortunata con le nonne come tante di voi..non mi hanno lasciato ne affetto ne nient’altro..mi è mancato molto!ottimo questo coniglio dev’essere molto saporito!ciaoo ragazzi buon fine settimana
Ilaria
03/03/2012 at 00:32E’ un vero peccato che tu non possa avere bei ricordi legati alle nonne. Sono un grande patrimonio e Tommy è davvero molto fortunato ad avere una nonna ancora vicino.
I dolci sono difficilissimi da replicare quando le dosi sono “un po’ di questo un po’ di quello”. Per il resto dei piatti si riesce ad arrangiarsi un po’ meglio…
Buona notte!
Sabrina
02/03/2012 at 22:37Mi piace tutto, in particolare il “non è sugo è lesso”. :))
In realtà adoro tutto, il coniglio, la preparazione, tutto.
Grazie di cuore per aver pensato a me.
Un abbraccio.
Sabrina
Tommy
02/03/2012 at 22:45Prego!!! Grazie a te per i complimenti e per il contest!
Ti seguiremo 🙂
delizia divina
02/03/2012 at 20:57buono ottimo secondo!!!
Ilaria
03/03/2012 at 00:30Grazie!! Lo abbiamo usato anche per condire la pasta.
Federica
02/03/2012 at 19:56Il conigliolo m’ha fatto sorridere, non l’avevo davvero mai sentito 🙂 Sulla carne stavolta passo, col coniglio proprio non ce la posso fare. Però porto il pane per la scarpetta, quel sughetto è davvero stuzzicoso. Un bacio, buon we
Ilaria
03/03/2012 at 00:29Dalle nostre parti le persone un po’ più anziane lo chiamano ancora così. Fa sorridere… sembra quasi una stortura…
La scarpetta è irrinunciabile quando compare un sughetto.
Buona notte.
Le mezze stagioni
02/03/2012 at 19:32Meraviglioso!!! :D:D Brava! A presto anna!
Ilaria
02/03/2012 at 19:44E’ Tommy che si è cimentato in questa preparazione seguendo passo passo la ricetta della nonna.
A presto e buona serata.
Sara
02/03/2012 at 14:38Una ricetta succulenta, ottima davvero, ci scappa anche la scarpetta! Un bacio
Ilaria
02/03/2012 at 19:43Alla scarpetta non si può proprio rinunciare con tutto quel sughetto… 🙂
Buon fine settimana.
Renata
02/03/2012 at 14:11Complimenti davvero…Adoro il coniglio e questa ricetta è il massimo davvero!!!!!!!
C’è un contest a cui puoi partecipare …sarebbe perfetto
ecco il link http://max-blogdimax.blogspot.com/2012/02/contestun-coccio-al-mese-per-dodici.html
Un bacione e complimenti
Ilaria
02/03/2012 at 19:42Grazie per la segnalazione Renata, questo contest mi era sfuggito… lo aggiungo subito, chissà mai che tu non ci porti fortuna… 🙂
Annalisa
02/03/2012 at 13:52Ehi….c’è anche la mia zampa!!!! Una domenica a pranzo ho “costretto” la nonna a scrivere la ricetta…..
Tommy
03/03/2012 at 19:27E’ vero … bisogna spremerla e estorcerle tutte le ricette:-)
Yrma
02/03/2012 at 13:43Passo sul coniglio che non mangio ma…condivido davvero…i piatti della nonna sono i migliori e hai preparato un sughetto da re!!!!Complimenti!
Ilaria
02/03/2012 at 13:55Eh sì, le nonne la sanno sempre lunga in cucina…
Claudia
02/03/2012 at 13:30mmm deve essere buonissimo.. e visto l’orario m’ha fatto anche venire fame..smack cara buon w.e. .-)
Ilaria
02/03/2012 at 13:54Le ricette della nonna Ilva sono sempre buonissime… tutto come si faceva un tempo!!
Buon weekend anche a te cara Claudia.
Elena
02/03/2012 at 13:22con questo sughetto il piatto diventa favoloso!!
Ilaria
02/03/2012 at 13:53E’ ottimo per farci la scarpetta… il rischio però è quello di mangiarci un filone di pane insieme…