Lo yogurt è un alimento molto diffuso e le sue origini si perdono nella notte dei tempi. Sembra che le popolazioni dell’Asia centrale siano state le prime a sperimentare la fermentazione naturale del latte, che avveniva durante i lunghi spostamenti sotto l’azione di batteri lattici presenti all’interno delle sacche dove veniva conservato il latte.
Le migrazioni di popolazioni nomadi dell’Europa orientale hanno portato alla diffusione dello yogurt in tutto il Mediterraneo. Sembra anche che la parola yogurt derivi da “yogurmak” che in turco significa “mescolare”.
Lo yogurt è un alimento con un’alta acidità, ricco di calcio e proteine. Apporta poche calorie e, a differenza del latte, è molto più digeribile perché durante il processo di fermentazione il lattosio viene diviso in zuccheri più semplici (glucosio e galattosio) e più facilmente assimilabili. Grazie all’elevato contenuto di probiotici, batteri vivi non patologici, apporta benefici al nostro intestino. Nei tempi antichi era ritenuto una cura per l’insonnia e la tubercolosi e veniva usato come aiuto per la rigenerazione del sangue.
Agli inizi del ‘900 il biologo russo Ilya Ilyich Mechnikov, studiando i motivi della longevità di alcune popolazioni bulgare che avevano incluso lo yogurt nella loro alimentazione, decise di analizzarlo nel suo laboratorio. Le sue ricerche permisero di isolare il Lactobacillus Bulgaricus, uno dei batteri responsabili della fermentazione del latte. Convinto che il lactobacillus fosse un elemento fondamentale per la salute dell’uomo, convinse l’imprenditore Isaac Carasso a iniziare la produzione industriale dello yogurt. Fu così che nel 1919 nacque a Barcellona il primo stabilimento commerciale con il nome di “Danone”.
In commercio troviamo centinaia di tipi di yogurt o presunti tali. Guardando il bancone frigo dei supermercati sembra che le aziende si siano sbizzarrite a creare miscele appetibili per i clienti ma che, a mio avviso, dello yogurt originale hanno conservato ben poco.
Esistono prodotti cremosi, densi, liquidi, alla frutta, da bere, ai gusti esotici, con la cioccolata, con i cereali, molti terribilmente zuccherati e con un basso indice di sazietà.
E lo yogurt naturale? Quello semplice senza nessun aroma aggiunto? Quello leggermente acido che puoi addolcire con un cucchiaino di miele e pezzi di frutta di stagione dove è finito? Perché non provare a farlo da soli? In fondo bastano veramente poche cose e posso garantirvi che lo yogurt casalingo è veramente buono, sano e semplice da realizzare. Si presta poi a essere usato come ingrediente per decine di ricette, dolci, salse e maschere di bellezza.
Qui troverete la ricetta che sperimentiamo da anni. Per comodità usiamo la yogurtiera elettrica perché, ad un costo minimo (circa 20€), ci garantisce il mantenimento costante della temperatura e una grande comodità d’uso. In rete si trovano anche altri metodi per realizzare lo yogurt: alcuni scaldano il latte a bagnomaria e manualmente mantengono la temperatura rimettendo sul fuoco di tanto in tanto, altri avvolgono il latte scaldato a 40° in una coperta. Sinceramente non ho mai sperimentato queste tecniche, ma se qualcuno di vuoi vuole farlo pubblicheremo volentieri i risultati.
Nessun commento