Ce l’ho fatta!!! Sono tornata a casa!!! Come sempre è stata un’avventura… mi sembrava strano!
Ogni volta deve succedere qualcosa… mi sa che d’ora in avanti è meglio se cominciano a mandare qualcun altro in trasferta…
Viaggio d’andata tutto ok… sembra impossibile!
Viaggio di ritorno perfetto fino a Londra. Faccio il mio breve meeting di qualche ora e torno all’aeroporto. Sembra tutto a posto, ma il volo precedente per Amsterdam era stato annullato. Comincio ad avere un brutto presentimento… ma dai, vuoi che anche stavolta ci sia qualche intoppo, ci sarà stato un problema a quell’aereo. Passo dal controllo bagagli e comincio a girellare per i negozi del duty free cercando qualche regalino per Tommy. Acquisto effettuato!!! E dai, tra poco si torna a casa! Un ultimo controllo ai monitor per vedere il gate e……………. oddio no!!! Il mio volo è stato cancellato!!!!!!!! Mannaggia, e ora????
Non vi dico la strada tortuosa che ho dovuto fare a Heathrow per tornare dai gate al livello partenze. E quando finalmente raggiungo la biglietteria KLM trovo una fila lunghissima… circa 150 persone erano in fila davanti a me! Con tanta tanta pazienza mi faccio la mia lunga coda (2 ore e mezza) e quando finalmente arriva il mio turno scopro che non c’è nessun volo alla sera con coincidenza per Firenze. Non c’è altra soluzione che rimanere a Londra per la notte e prendere il primo volo del mattino. Altra levataccia, ma per fortuna alla fine sono arrivata…
Meglio non pensarci più e rituffarsi nella cucina. Un dolcetto per riprendersi è proprio quello che ci vuole!
Visto che siamo nel periodo di Carnevale non c’è niente di meglio che lasciarsi tentare da quelli che dalle nostre parte si chiamano Cenci (vengono preparati in ogni parte d’Italia, ma hanno nomi molti diversi da regione a regione, talvolta persino da città a città).
La ricetta che usiamo da sempre in casa è quella tramandata dalla nonna Augusta. La ricetta non è mai stata scritta in nessun ricettario (neppure in un foglio volante!) ma è passata di generazione in generazione fino ad arrivare nel nostro blog… la nonna non l’avrebbe mai immaginato!!!
Ingredienti
500 gr Farina 00
2 cucchiai Zucchero
2 Uova
120 gr Latte
50 gr Burro
½ bicchierino Marsala all’uovo
1 bustina Lievito
Sale
Zucchero a velo vanigliato
Olio di semi
Preparazione ricetta cenci, frappe o chiacchiere
1. Far sciogliere il burro nel latte intiepidito.
2. Su una spianatoia mettere la farina formando una sorta di vulcano. Nel cratere aggiungere lo zucchero, le uova, un pizzico di sale e la marsala. Cominciare a mescolare facendo inglobare la parte liquida.
3. Aggiungere gradatamente il latte con il burro continuando ad amalgamare. Infine unire il lievito in polvere per dolci.
4. Continuare a impastare formando una palla liscia e non appiccicosa. Lasciarla riposare per 30 minuti coperta con un panno di cotone.
5. Stendere la pasta in una sfoglia sottile. Noi abbiamo usato la macchinetta per tirare la sfoglia, ma potete farlo anche a mano. Per l’altezza della pasta non c’è una regola, regolatevi in base ai vostri gusti personali. Io preferisco dei cenci croccanti e quindi la tiro in una sfoglia sottile, se invece preferite avere dei cenci con pance belle gonfie lasciate la sfoglia leggermente più alta.
È bene lasciar seccare la pasta prima di pocedere al taglio. Bastano pochi minuti di riposo.
6. Da ogni striscia ricavare dei rettangoli aiutandosi con un tagliapasta dentellato.
7. Nel frattempo in una padella portare a ebolizione l’olio. Quando l’olio avrà raggiunto il bollore cominciare a friggere i cenci. Si cuoceranno molto velocemente.
8. Far assorbire l’olio in eccesso passandoli nella carta assorbente e cospargerli di zucchero a velo.
Con questa ricetta partecipiamo al contest C’era una volta… Ricette d’altri tempi! organizzato dal blog Pensieri e pasticci della simpatica Simo in collaborazione con il blog Dragonfly shop…
89 Commenti
niere
11/02/2012 at 14:39Troppo buone! Io ho provato solo una volta a farle in casa ma mi sono venute male 🙁
Ilaria
11/02/2012 at 14:46Dai, non ti arrendere. E’ un peccato rinunciare…
mariabianca
09/02/2012 at 00:04Che bolle ragazza mia!!!!Se permetti mi conservo la ricetta anche se quella che faccio non è niente male.
Un bacione e buona notte a te.
Ilaria
09/02/2012 at 00:16Permesso accordato!! 🙂
Anche la tua versione sarà sicuramente molto buona. Questi dolcetti sono sempre deliziosamente gustosi.
Le ricette di Marina
08/02/2012 at 10:19Che buone le chiacchiere e le tue sono proprio belle!!
è arrivato il momento di farle!! 🙂
Buona giornata!
Ilaria
08/02/2012 at 10:25Ciao Marina e benvenuta!
Queste piccole dolcezze fritte sono letteralemente irresistibili per me. Ne mangerei una dopo l’altra senza neppure riprendere fiato tra una scorpacciata e l’altra.
Carnevale si avvicina sempre più e mi sa che sta per arrivare anche il tuo momento per cimentarti con le chiacchiere…
Buona giornata.
delizia divina
08/02/2012 at 10:14ottima ricetta da gustare!!!
Ilaria
08/02/2012 at 10:22Grazie mille Fiorella!!
Buona giornata.
Anna
08/02/2012 at 08:38Non potevo non venire a vedere dopo il tuo commento… sono molto incuriosita ed interessata a questa ricetta che prevede solo due uova per mezzo chilo di farina, mi chiedo se con le farine senza glutine potrebbe reggere, sarebbe bello per me che lotto contro il mio colesterolo alto.
Comunque sia sono bellissimi e non ho dubbi che siano anche squisiti, le ricette della nonna sono di solito quelle vincenti 🙂
Anna
Ilaria
08/02/2012 at 10:17Purtroppo non so dirti se due uova sono sufficienti per le farine senza glutine, ma se hai bisogno di maggiore parte liquida potresti aumentare un po’ la quantità di latte.
E’ vero, le ricette delle nonne sono sempre le migliori.
Buona giornata.
grazia
07/02/2012 at 23:10Preparerei al volo queste frappe deliziose ma la mi cappa aspira poco e rischierei di impuzzonire tutta la casa…
Devo però rimediare…
Sono contenta che la tua avventura area non ti abbia tolto il buonumore…ma sul momento però devi avere masticato amaro!!
Un bacione
Ilaria
08/02/2012 at 00:00Eccome cara… non ti sto a dire quanti diavoli avessi per capello!!! E siccome sono anche molto lungi i miei capelli i miei diavoletti erano piuttosto inviperiti!!
Non mi sembra proprio il caso di arrischiarsi con il fritto quando la cappa fa le bizze… altrimenti aprendo la finestra potresti rischiare l’assideramento… 🙂
Un abraccio.
Babi
07/02/2012 at 22:40In qualsiasi modo le si voglia chiamare, restano sempre buonissime. Le tue sono semplicemente perfette!
Ilaria
07/02/2012 at 23:02Grazie, concordo con te. Il nome poco importa… sono buonissimi in qualsiasi modo li si voglia nominare.
i dolci di laura
07/02/2012 at 21:43buonissimi! a Vicenza si chiamano crostoli!!!
Ilaria
07/02/2012 at 22:18Ho imparato un sacco di nomi per questi dolcetti durante questi ultimi due giorni.
nel cuore dei sapori
07/02/2012 at 19:07caspita che vicessitudine,mi dispiace per il disagio nel dover attendere il volo del mattino seguente :/ consoliamoci con queste ottime chiacchiere che è meglio 😀 complimenti!!!
Ilaria
07/02/2012 at 19:09E’ vero… non pensiamoci più e mangiamoci sopra!!!
Buona serata.
Le Ricette di Tina
07/02/2012 at 16:21Vi aspettiamo!un bacione buona serata
Ilaria
07/02/2012 at 16:36Ci saremo sicuramente…
cinzia
07/02/2012 at 15:06dopo tutte le varie disavventure un dolcetto cosi’ delizioso e’ il minimo che uno si merita!Chissa’ che bella soddisfazione sarebbe stata per la nonna vedere la sua ricetta sul tuo blog!
Ilaria
07/02/2012 at 16:36Chissà… non era molto attratta dalla tecnologia (pensa che guardava anche pochissima tv! Mi sa che in questo proprio non assomiglio a lei…), ma sicuramente le avrebbe fatto tanto piacere che io tramandassi la sua ricetta.
Ogni volta che li mangio mi viene sempre in mente lei che li prepara e io che le girello intorno tormentandola con il mio “Ma quando sono pronti?”.
titty
07/02/2012 at 14:34Che belle bolle su queste chiacchiere!!!! questa volta voglio cambiare ricetta, mi sa che provo la tua!
Ilaria
07/02/2012 at 16:33Bentornata in giro per blog cara Titty. Tutto ok? Era da molto tempo che eri assente…
Mi sa che dopo quella bellissima torta limonosa ti è proprio tornata a pieno la voglia di pasticciare!!!
Sarei davvero onorata se alla fine scegliessi di provare proprio la mia ricetta.
Un abbraccio.
Isabella
07/02/2012 at 14:02Mamma mia chissà che brutto fare due ore e mezza di fila per sentirsi dire che non ci sono voli! Comunque farei volentieri una bella scorpacciata di queste frappe!!
Ilaria
07/02/2012 at 14:15La cosa brutta era fare una fila interminabile sapendo nel proprio inconscio che non c’era alcuna possibilità di rientrare a casa per la sera. Anche perché dall’Italia mi dicevano che Roma mica era messa tanto bene. però, dai, alla fine è stata comunque una “bella” avventura.
Sapessi quante ne ho mangiate… ho persino perso il conto!
letiziando
07/02/2012 at 13:53Mi basta la visione per sentirmi subito meglio e i tuoi sembrano troppi buoni!
Un abbraccio
Ilaria
07/02/2012 at 14:14A me di solito capita il contrario… quando vedo qualcosa di goloso in giro mi viene una voglia di provarlo che mi fa sentire uno strano languorino per tutto il tempo che mi soffermo a pensarci… 😛
Artu
07/02/2012 at 13:47Che belle e che buone….. Non vedo l ora che smetta di nevicare, cosi da poter fare una mattinata di cooking mama….non il giochino della Nintendo…ma cooking with mama….e faremo le chiacchiere! O bugie, come si chiamano da noi…..
Ilaria
07/02/2012 at 14:13La neve mica può continuare a ostacolare questi incontri culinari. Non si può rimandare troppo a lungo il richiamo dei cenci…
lory b
07/02/2012 at 13:06Era uno spasso guardare mia nonna cucinare!! Tutto a occhio e risultato perfetto!!
Altro che bilance perfette “al grammo” o impastatrici!!!!!
Mi dispiace per la tua disavventura!!! Speriamo passi presto questo momentaccio climatico!!
Ottime le chiacchiere!! Che voglia!!! Non mi sono ancora lanciata sui dolci di carnevale!!!! Mi devo sbrigareee!!!!
Un bacione!!!!!
Ilaria
07/02/2012 at 13:22E’ vero, il tempo stringe e noi aspettiamo le tue ricette carnevalesche!!! Mica vorrai mancare all’appuntamento!
Ancora mia zia continua a preparare tutto a occhio e quando mi passa qualche ricetta la stresso per sapere le dosi. Mi dice: “un po’”. Ma che vuol dire un po’?!!
lory b
07/02/2012 at 13:53Promesso, la prossima settimana posterò qualcosa di carnevalesco!!! ^_^
Pensa che mia nonna invece mi diceva sempre:
“Aggiungi una dose gagliarda di..”
E a me veniva da ridere, perchè.. vai a quantificare una dose gagliarda!!!
Quanto mi manca!!!!!!!
Un bacio grande!!!!!
tina
07/02/2012 at 12:49certo che viaggiare con questo tempo e una vera impresa,disaggi e nervi…beh importante che e andato tutto bene :che son venuti bene!!!!brava ma cerco di immaginare il loro sapore..ma non riesco quindi…te ne rubo un paio…baci0_0
Ilaria
07/02/2012 at 13:21Dai, anche più di un paio… meglio abbondare quando ci siamo!!!
Rumi
07/02/2012 at 12:45L’importante è essere riuscita a tornare (beata te che sei stata a Londra), ed aver tramandato anche a noi questa deliziosa ricetta. Dalle mie parti si chiamano chiacchiere e non le mangio da una vita in pratica! mi hai fatto venire una gran voglia!! Bellissime foto, sopratutto quella dove si vedono le mani *__*
Ilaria
07/02/2012 at 13:20Sembro una vera pasticcera èh??!! 😉 😉 😉
Stavolta per sfortuna ho visto solo l’aeroporto di Londra, me lo sono girato ben bene…
Emanuela
07/02/2012 at 12:13Bellissime!!! Sembrano croccanti e friabili! e anche molto leggere! 🙂
Un bacione!
Ilaria
07/02/2012 at 12:34Sono effettivamente molto friabili e poi hanno avuto bisogno di veramente poco olio per cuocere. Ne hanno assorbito pochissimo.
Elisa
07/02/2012 at 11:35Gnam gnam!!! Le adorooooooooooo!!!!
Ilaria
07/02/2012 at 11:58Siamo in buona compagnia… piacciono veramente a tutti!!
Claudia
07/02/2012 at 09:19ps: son contenta partecipate alla mia rubrica… domani l’estrazione e comunicherò chi sarà la “fortunata” che dovrà realizzare la ricetta.. abciiiiii
Ilaria
07/02/2012 at 09:21Siamo pronti a rimboccarci le maniche e metterci al lavoro. Se non sarà per questa ricetta ci candidiamo anche per la prossima!!!
Le Ricette di Tina
07/02/2012 at 08:44Che disavventura!!!naggia!sai che anche mia mamma non scriveva le ricette?veramente lei è sempre andata ad occhio con l’impasto :D..le chiacchiere sono fantastiche!!non so se puoi aggiungere questa ricetta ad un altro contest..ma ti invito cmq a farlo per il nostro :D..ciaoo buona giornata
Ilaria
07/02/2012 at 09:21Per me sarebbe impossibile ricordare ingredienti e dosi (anche se approssimative) senza scrivere niente. Ho una buona memoria… ma non per le ricette!
Ho visto il vostro contest (al quale parteciperemo sicuramente!!), ma ho notato che c’erano già varie ricette di cenci (o come si chiamano nelle altre regioni) quindi abbiamo pensato di partecipare con un altro dolce di Carnevale che, almeno per adesso, non è presente nella lista delle ricette partecipanti.
Arriveremo a breve con la nostra proposta…. mica ti liberi di noi!!!
Un caldo abbraccio in questa fredda giornata.
simo
07/02/2012 at 08:19Grazie di cuore per aver partecipato!!!!!!!! vado subito ad aggiungerti!
Ilaria
07/02/2012 at 09:16Grazie a te per aver organizzato un contest così bello.
Buona giornata.
Caro
07/02/2012 at 08:10deliziose!! sono il mio dolce di carnevale preferito! 🙂 da me si chiamano chiacchiere 😉 a presto, buona giornata! 🙂
Ilaria
07/02/2012 at 09:15Anche io le mangio sempre molto volentieri. Non sarebbe Carnevale se non comparissero sulla tavola questi deliziosi dolcetti fritti.
Monica - Un biscotto al giorno
07/02/2012 at 00:49ho una voglia quest’anno di provare a farle.. se solo sapessi friggere senza trasformare la casa in una bomba a orologeria… 😀
Ilaria
07/02/2012 at 01:11Una minaccia!!!! E pensare che non puoi neppure aprire la finestra visto il freddo che fa!!!
Le mezze stagioni
06/02/2012 at 23:23Ma che buoneeeee che sono 😀 Le ho fatte anche io ma evitando il liquore 🙂 Notte cara! A presto!
Ilaria
07/02/2012 at 01:10Sono comunque buonissimi…
Adesso che ci penso, mi sono scordata di mettere la scorza grattugiata d’arancia… 🙂
speedy70
06/02/2012 at 21:44Comunque si chiamino, io le adoro, golosissime!!!!!
Ilaria
07/02/2012 at 01:09Concordo a pieno!!! Sono troppo buoni!
Federica
06/02/2012 at 21:40Un rientro da odissea ma alla fine ce lìhai fatta! Bentornata 🙂
Frappe, cenci, chiacchiere, crostoli…chiamali come vuoi ma per me restano sempre i dolci di carnevale per eccellenza, quelli che mi riportano ai pomeriggi dalla zia quando ero bambina. Che voglia mi hai fatto venire 😀 Bacioni, buona settimana
Ilaria
07/02/2012 at 01:09Per me sono sempre un dolce ricordo legato al passato. Ricordo ancora la nonna che con il suo grande mattarello stendeva la sfoglia in modo perfetto. Io, invece, ricorro alla macchinett, non sono brava come lo era lei nel tirare la sfoglia…
Valentina
06/02/2012 at 21:31Hey carissima! Mi spiace per questa avventura, si sa che quando si viaggia in inverno la solfa è sempre quella..Ma vedo che hai trovato una golosa consolazione e chiamale come vuoi che tanto il risultato non cambia!! Per me sono il dolce di Carnevale per eccellenza, mi piace farle ma sopratutto mangiarle e mi sa che mi metto in questi giorni, magari insieme a mia nonna visto che frullavano per la testa anche a lei :p
Brava tesorina, un bacione grande e buon inizio settimana ^-^
Ilaria
07/02/2012 at 01:08Sono come Fantozzi… ogni volta mi porto dietro la mia bella dose di sfortuna da viaggio. Ma dai, prendiamola sul ridere, almeno ho avuto qualcosa da raccontarvi!!
Aspetto curiosa la tua versione dei cenci allora…
stefania
06/02/2012 at 21:08a Trieste li chiamiamo crostoli e sono i padroni delle tavole in questo periodo. un bacione
Ilaria
07/02/2012 at 01:06Anche da noi li si trovano praticamente in ogni negozio durante questo periodo. Ma ti confeso che quelli che si acquistano in giro non mi piacciono troppo, sono troppo alti e non sono croccanti. Molto meglio quelli fatti in casa… anche se l’odore di fritto è difficile da combattere, soprattutto quando non si può aprire le finestre per il freddo.
giovanna tocco
06/02/2012 at 20:59in qualsiasi modo si chiamano sono uno spettacolo una tira l’altra
Ilaria
07/02/2012 at 01:05Concordo con te. Sono squisite a prescindere dal nome.
Maripatty
06/02/2012 at 19:51Semplicemente buonissime! Ci ricordano tanto l’infanzia 🙂 bravissima, baci, Maripatty
Ilaria
07/02/2012 at 01:04Sono oramai una irrinunciabile tradizione che ogni anno devo assolutamente preparare.
Yrma
06/02/2012 at 19:17Oh mio Dio!!!per fortuna sei a casa!! ti ho pensata sai..speravo fosse tutto ok, per esprienza devo dire che quando c’è la neve nel resto d’Europa si viaggia abbastanza bene..Per fortuna tutto ok. E..cosa vedooooo!!sai che sono anni che non mangio le chiacchiere???davvero, non mi piacciono i dolci fritti però li preparo volentieri per gli altri e poi insomma a Carnevale….come possono mancare?????Le tue sono perfette!Bacioni
Ilaria
07/02/2012 at 01:04Grazie per il pensiero dolce. Anch’io credevo che nel nord Europa fossero attrezzati per la neve, ma a quanto pare non avevo fatto i conti con i problemi di Amsterdam… pare che non siano molto abituati alla neve… 🙂
No… come fai a non amare il fritto!!! Io non posso proprio vivere senza.
Buona notte cara.
Alice
06/02/2012 at 18:55Ti sono venute benissimo!!!!!!!!!!!!!Complimenti Ilaria!!!!
Ilaria
07/02/2012 at 01:02Grazie Alice!! Un abbraccio e grazie della visita.
grazia
06/02/2012 at 15:09che avventura !!! ti consolano questi classici dolci di carnevale ..in emilia le chiamano sfrappole la ricetta è leggermente diversa… sfumature …buona settimana
Ilaria
06/02/2012 at 16:39I cenci consolano da qualsiasi disagio, sono troppo buoni.
Sono proprio curiosa di scoprire le varianti emiliane…
Buona settimana!
Sara
06/02/2012 at 14:46Ciao Ilaria, oggi tutte e due frappe, quante buone chiacchiere… sono perfette!
Un viaggio all’insegna dell’avventura… mi dispiace per i disagi che hai subito! Un bacione
Ilaria
06/02/2012 at 16:38I cenci sono troppo buoni, indipendentemente da come vogliamo chiamarli… 🙂
A me piacciono belli croccanti, come li hai fatti anche te. La prossima volta proverò anch’io la tua variante.
Um abbraccio e grazie della solidarietà… 🙁
Giovanna
06/02/2012 at 13:38E’ una ricetta così buona ed interessante che sarebbe stato un peccato perderla. Mi piace l’idea di una ricetta tramandata verbalmente di generazione in generazione.
Mi spiace per il tuo viaggio così “avventuroso”!
Un bacione e buona settimana
Ilaria
06/02/2012 at 14:28Per mia nonna era talmente una ricetta collaudata che non aveva bisogno di scriverla, sapeva esattamente cosa occorreva. Io, invece, se non avessi scritto tutte le dosi precise non sarei mai riuscita a rifarli. Non riesco proprio a pesare “ad occhio”, senza la mia bilancia digitale non riuscirei proprio a preparare niente.
Buona settimana anche a te cara.
iva
06/02/2012 at 12:41Complimenti per l’avventura!!! Da noi si chiamano crostoli e si fanno con la grappa ma la bontà è la stessa!! Io non friggo, perchè se apro una finestra con sta bora volo via! 😀
Ilaria
06/02/2012 at 14:26Aggiorno la mia lista dei nomi per indicare questi dolcetti. Crostoli non li avevo mai sentiti chiamare.
Wow, anche con la grappa devono essere buonissimi. Il liquore contrasta sicuramente molto bene il dolce della pasta.
Hai ragione, con questo freddo mica si riesce ad aprire un po’ le finestre per il cambio dell’aria… e con la bora poi tutto si fa ancora più difficile… 🙂
Renata
06/02/2012 at 10:37Bentornata!!!! Un viaggio travagliato ma alla fine sei a casa e non c’è nulla di meglio per riprendersi che preparare una bella ricetta di famiglia!!!!!!
BUONE LA CHIACCHIERE!!!! Non vedo l’ora di cucinarle anch’io!!!!!
Ognuna ha la propria ricetta ed è bellissimo conoscerle tutte!!!!!
Un bacione Ilaria
e grazie mille!!!!
Ilaria
06/02/2012 at 14:24Allora aspetto la tua ricetta di famiglia. I cenci sono buoni in tutte le loro mille versioni.
Hai ragione, alla fine l’importante è essere a casa… anche se alla fine ho persino rischiato un atterraggio in un altro aeroporto a causa del vento forte. Di solito Firenze è chiuso quando tira un po’ di vento perché la pista è pericolosamente vicino all’autostrada e alle colline.
Ale
06/02/2012 at 09:50SPETTACOLARI!!!!! Da noi a Bologna le chiamiamo Sfrappole!
Ilaria
06/02/2012 at 14:21Sfrappole è completamente nuovo… non lo conoscevo questo termine. Certo che è interessante vedere quanti nomi ci sono per praticamente la stessa ricetta (spesso ci sono solo piccole differenze).
Claudia
06/02/2012 at 09:47Le voglioooooooooooooooooooooo.. come son buone!! baci e buon lunedì .-)
Ilaria
06/02/2012 at 14:20La prossima volta devo raddoppiare le dosi perché sono spariti in un battito di ciglia.
ileana ReC
06/02/2012 at 09:18Bentornata!
Da me sono le chiacchiere, son sempre buonissime!
Ilaria
06/02/2012 at 14:19Grazie cara!
Comunque le si chiamino sono sempre troppo troppo buoni.
arabafelice
06/02/2012 at 09:07Mamma che avventura…l’importante è che sia tornata.
E oggi abbiamo avuto la stessa ispirazione 😉
Ilaria
06/02/2012 at 14:19Oramai sono rassegnate alle sfortune di viaggio. Certo, non raggiungono mai il rocambolesco delle tue varie disavventure però!
Hai ragione, oggi siamo andate entrambe sul fritto. E hai ragione anche sul fatto che bisogna farne dosi esagerate perché spariscono molto in fretta.
Elena
06/02/2012 at 09:05wow che viaggio!!! beh dai.. consolati con questo ottimo piatto, io ti faccio volentieri compagnia
Ilaria
06/02/2012 at 14:09Di solito non mi faccio mai mancare nulla… qualche anno fa ho beccato pure le polveri vulcaniche per l’eruzione del vulcano in Islanda…
Adoro i cenci, ne mangerei sempre. Quando sono ancora caldi poi sono irresistibili.